PRIMAVERA, LA VITTORIA AL MOMENTO GIUSTO

Archimede avrebbe detto: "Eureka". La Primavera del Milan può dire: "Finalmente". Non è un'invenzione, nemmeno una scoperta, ma tornare alla vittoria per i giovani rossoneri ha significato qualcosa di molto simile. Una sensazione che mancava da inizio novembre (4-0 all'Atalanta): otto giornate, quasi un quarto di campionato. Tre mesi di prestazioni solo in parte negative, perché in buona misura apprezzabili ma prive del supporto necessario dei punti; tranne qualche sporadico pareggio.

A Cesena è arrivato un 3-0 di vitale importanza, netto anche se non così facile da ottenere. Nel primo tempo il rigore parato da Nava ha permesso di rimanere a galla e il rosso diretto a un avversario ha aperto la strada, davvero in discesa nella ripresa grazie al primo gol rossonero di Stalmach, al timbro di El Hilali e al graffio di Sia. A proposito di singoli, in Romagna si è rivisto dopo tanto capitan Coubis.

Ossigeno puro. La squadra di Abate non ha mai smesso di lavorare, volendo raddrizzare il cammino della stagione. Per farlo, però, si passa dall'inequivocabile verdetto del campo, il quale ha di nuovo sorriso e premiato. Era un crocevia fondamentale: battere il fanalino di coda della classifica assomigliava a un obbligo per spingersi leggermente dal basso verso l'alto e respirare aria più fresca. Tradotto: abbandonare almeno per un attimo la zona salvezza.

Come cambia l'umore quando risplende quella faccia della medaglia che ti dà sollievo e fiducia, è come riconquistare il possesso del pallone. Non bisogna parlare di svolta o guardare troppo in là, ma questo è un momento opportuno per provare seriamente a riaccendersi: venerdì (alle 16.00) arriva la forte e lanciata Fiorentina, martedì prossimo sotto con l'Ottavo di finale di Youth League in gara secca. Sempre in casa.

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