Prima o poi doveva capitare. Ed è capitato, oggettivamente, nella circostanza più prevedibile, in piena emergenza e contro i campioni in carica. Dopo 27 partite consecutive senza mai perdere in campionato, il Milan viene sconfitto dalla Juve: 1-3 a San Siro. I gol decisivi hanno portato la firma di Chiesa (doppietta), invece la rete di Calabria a fine primo tempo era valsa il provvisorio pareggio e quella di McKennie a fine ripresa ha archiviato la gara. Ai rossoneri non si può davvero rimproverare nulla, viste soprattutto le numerose e pesanti assenze ma anche le qualità dell'avversario. La squadra ha dato tutto, mettendo in campo carattere e orgoglio, reagendo allo svantaggio e resistendo alle difficoltà, senza mai mollare. Poi, alla lunga, in termini di risultato e non di gioco, i bianconeri hanno prevalso. Peccato. Ora, a testa alta, bisognerà recuperare e ripartire, consapevoli di un fatto di notevolissima importanza: nonostante questo ko, terminata la 16° giornata, il Diavolo rimane da solo in vetta alla classifica a quota 37 punti. Si tornerà a giocare nel weekend, sabato 9 gennaio alle 20.45, sempre in Serie A, quando a San Siro arriverà il Torino.
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LA CRONACA
Che inizio. Al 2' Dybala, in area piccola, fallisce la prima grande occasione. Passato lo spavento, il Milan si scuote e crea molto: al 3' piazzato di Leão a lato; al 6' botta di Hauge murata; al 7' Castillejo calcia troppo debole, con Szczęsny che respinge, nei pressi della porta. La Juve torna a farsi pericolosa, sale in cattedra Chiesa: al 16' colpendo in pieno il palo dal limite; soprattutto al 18' sbloccando il match, su assist di Dybala, grazie a un destro in corsa all'angolino. Le squadre attaccano a spron battuto, i rossoneri incassano e al tempo stesso, trascinati da Leão, attaccano: al 22' con un sinistro vicino all'incrocio; al 27' con un tiro ribattuto dal portiere. Poi tocca a Calabria e in particolare a Çalhanoğlu, alla mezz'ora, provare più volte la conclusione. Al 41' arriva il meritato pareggio, in ripartenza: Leão scatta in fascia e serve in mezzo a rimorchio Calabria, che la mette di precisione nel sette. Duplice fischio.
Anche nella ripresa, primo brivido dopo pochi secondi: al 48' Dalot carica e spara, Szczęsny si salva in qualche modo. Al 55' risponde Ramsey, il quale svirgola da ottima posizione. La gara resta aperta e accesa. Al 62', all'improvviso, ci pensa Chiesa a realizzare doppietta e nuovo vantaggio: mancino chirurgico dal limite, imparabile per Donnarumma. Diavolo adesso in difficoltà e a corto di uomini, i cambi avversari fanno ancora più male: al 71' Gigio salva su McKennie, ma al 76' lo stesso americano, servito da Kulusevski, insacca sottoporta. È Çalhanoğlu l'ultimo ad arrendersi, aggiungendo altri tentativi dalla distanza, e nel finale Díaz viene sgambettato in area ma per Irrati non è rigore. Triplice fischio.
IL TABELLINO
MILAN-JUVENTUS 1-3
MILAN (4-2-3-1): G. Donnarumma; Dalot (36'st Conti), Kjær (36'st Kalulu), Romagnoli, Hernández; Calabria (36'st Maldini), Kessie; Castillejo (42'st Colombo), Çalhanoğlu, Hauge (22'st Díaz); Leão. A disp.: A. Donnarumma, Tătărușanu; Duarte, Musacchio; Frigerio. All.: Pioli.
JUVENTUS (4-4-2): Szczęsny; Danilo, Bonucci, De Ligt, Frabotta (42'st Demiral); Chiesa (18'st Kulusevski), Bentancur (29'st Arthur), Rabiot, Ramsey (29'st Bernardeschi); Dybala (18'st McKennie), Ronaldo. A disp.: Buffon, Pinsoglio; Chiellini, Di Pardo; Fagioli, Portanova; Da Graca. All.: Pirlo.
Arbitro: Irrati di Firenze.
Gol: 18' Chiesa e 17'st (J), 41' Calabria (M), 31'st McKennie (J).
Ammoniti: 15'st Bentancur (J), 27'st Danilo (J), 44'st Romagnoli (M).
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