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02 novembre 2022

MILAN-SALISBURGO: L'ANALISI DELL'AVVERSARIO

Scopriamo meglio la squadra di Jaissle

Dopo la splendida vittoria per 4-0 ottenuta a Zagabria, il Milan ospita il Salisburgo nell'ultima giornata della fase a gironi di questa Champions League, in una sfida decisiva per l'accesso agli Ottavi di finale. Infatti, il Salisburgo, terzo in classifica ad un solo punto dai rossoneri, avrà come obiettivo un unico risultato per poter passare alla fase successiva del torneo e centrare la qualificazione per la seconda stagione consecutiva, dopo essere sempre stato eliminato nella fase a gironi nelle tre precedenti edizioni.

La squadra di Matthias Jaissle, nonostante la sconfitta per 2-1 nella gara casalinga contro il Chelsea nella quinta giornata, ha già dimostrato di essere un'avversaria ostica per rossoneri, fermati per 1-1 nella gara d'andata giocata in Austria nel settembre scorso. Inoltre, la squadra austriaca guida la Admiral Bundesliga con 33 punti dopo 14 turni di campionato e non perde nella competizione addirittura dalla seconda giornata di campionato quando venne sconfitto dal Sturm Graz per 2-0.

CALCIO MODERNO PER JAISSLE, FATTO DI PRESSING E RECUPERI OFFENSIVI

In questa edizione della Champions League, la squadra di Matthias Jaissle ha fatto vedere come l'attitudine predominante del proprio gioco sia basata sull'intensità e la velocità nel recuperare palla nella metà campo avversaria per poi ripartire con azioni rapide e veloci atte a trovare impreparata la difesa avversaria. Infatti, la squadra austriaca, oltre ad essere quella con più recuperi (351) alla pari del Chelsea, è anche quella che ha effettuato più recuperi offensivi (57) dopo il Manchester City (59) e il Barcellona (66) e soprattutto quella che ha prodotto l'interruzione alta di più sequenze degli avversari nel torneo in corso (95), appena due in meno della primatista Barcellona (97).

Il Milan però, per poter mettere in difficoltà gli avversari di giornata, potrà puntare sulla poca precisione che hanno mostrato i ragazzi di Jaissle nel fraseggio: infatti, nella sconfitta per 2-1 contro il Chelsea nella quinta giornata, il Salisburgo ha registrato il 50% di passaggi riusciti (115/230). Dal 2003/04, solo il Cluj contro il Galatasaray nell'ottobre 2012 (30.1%) ha fatto peggio in una partita della competizione. Forse al Salisburgo potrebbe mancare un po' di esperienza per gestire gare così toste in uno stadio così prestigioso come San Siro, considerando che il Club austriaco ha schierato le formazioni titolari con l'età media più bassa di questa Champions League (22 anni e 279 giorni).

OCCHIO ALLE GIOVANI STELLE DEL SALISBURGO: OKAFOR E ADAMU

Il pericolo numero uno per la difesa rossonera è rappresentato dall'attaccante classe 2000, Noah Okafor: è il capocannoniere della squadra in questa Champions League grazie alla realizzazione di tre dei cinque gol del Salisburgo. Il giovane centravanti svizzero, cresciuto nelle giovanili del Basilea, ha già realizzato sei reti in dodici presenze nella Bundesliga austriaca, risultando anche qui il miglior realizzatore della formazione di Jaissle.

Condividendo questa volta il primato con Junior Adamu, l'altra giovane stella del Salisburgo, che potrebbe creare qualche grattacapo alla retroguardia di Pioli. Infatti, l'attaccante classe 2001, autore dell’unico gol del Salisburgo nella gara persa 2-1 contro il Chelsea nel turno precedente, ha già trovato la via della rete anche nella passata edizione della competizione, risultando il secondo più giovane marcatore della squadra austriaca con almeno due gol nella moderna edizione della Champions League, dopo un certo Karim Adeyemi.


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