Dopo la grande soddisfazione per aver raggiunto la Semifinale di Champions League, 16 anni dopo la precedente, il Milan torna a San Siro in campionato per affrontare un Lecce affamato di punti. La formazione di Mister Pioli sfiderà - oltre ai salentini - Roma, Cremonese e Lazio nel giro di due settimane, in un vero e proprio tour de force di Serie A. Il primo di questi quattro match vede a confronto due squadre ampiamente distanziate in classifica, incontro a cui la formazione di Baroni non arriva al meglio considerando il rendimento recente: nelle ultime sette giornate di campionato è infatti quella che ha registrato più sconfitte (sei), raccolto meno punti (uno) e con la peggiore differenza reti (-8, due gol fatti, 10 subiti).
L'unico punto collezionato in questa striscia dai giallorossi è però arrivato nella gara più recente contro la Sampdoria, in cui la formazione pugliese ha mostrato segnali di ripresa e ricordato il Lecce della prima parte di stagione – compatto, frizzante e capace di mettere in difficoltà anche le big. Per tornare a quel livello e allontanarsi dalla zona retrocessione (ora distante solo cinque punti) sono indispensabili continuità e prestazioni convincenti, che mancano da troppo.
PRESSING ALTO E CONTRASTI: I PUNTI DI FORZA DEL LECCE
In questa stagione il Lecce si è sempre espresso con grande coraggio e determinazione. I dati evidenziano inoltre che i pugliesi sono una formazione compatta, che cerca di muoversi in modo corale, tanto da risultare "corta" a livello di media lunghezza (33.7 metri). Il club allenato da Marco Baroni è inoltre terzo per recuperi offensivi (255) nel campionato in corso, dietro solo a Napoli (281) e Inter (273). In questa sfida si affronteranno anche le due squadre che hanno effettuato più contrasti nella Serie A 22/23: Lecce (580) e Milan (567).
Penalizzante, però, la produttività offensiva dei salentini: da inizio marzo hanno realizzato solamente due gol con ben 18 tiri tentati nello specchio della porta – nel periodo la squadra giallorossa è quella con la più bassa percentuale realizzativa non soltanto nel nostro torneo, ma nei cinque maggiori campionati europei (2.6%).
TANTI BUONI GIOVANI EMERGENTI, FARI PUNTATI SU COLOMBO E CEESAY
Il "progetto Lecce" riserva ai giovani un ruolo centrale. La formazione pugliese è infatti quella che conta più calciatori nati dal 2000 in avanti con almeno 25 partite giocate in questo campionato: ben cinque – Banda, Colombo, Gallo, Gendrey e Gonzàlez. Partiamo da Lorenzo Colombo, uno dei protagonisti più attesi del match. Il classe 2002 è un prodotto del Settore Giovanile del Milan e ha esordito in Serie A proprio in rossonero (contro il Bologna, il 18 luglio 2020), collezionando 11 presenze in tutte le competizioni e andando a segno nelle qualificazioni per l'Europa League 2020/21 contro il Bodø/Glimt. Colombo, autore di quattro gol in questo campionato, può diventare il quarto più giovane giocatore nella storia del Lecce in grado di segnare almeno cinque reti in una stagione di Serie A (21 anni e 46 giorni il giorno di questa sfida).
Il secondo nome è quello di Morten Hjulmand, che oltre a essere il metronomo della squadra di Baroni, mostra sempre grande efficacia in fase di interdizione. È infatti il giocatore che ha intercettato più palloni in questa Serie A (62) e il secondo in generale per contrasti effettuati (75), dietro a Bryan Cristante (96). Grande attenzione infine andrà riservata ad Assan Ceesay, autore di cinque gol con soli otto tiri nello specchio in questa Serie A – nessun giocatore ha un miglior rapporto tiri nello specchio/gol (1.6) tra chi ha realizzato almeno cinque reti finora. Ceesay potrebbe inoltre diventare il primo calciatore del Lecce a segnare contro Milan e Inter nel corso della stessa stagione di Serie A a partire da Marco Mancosu nel 2019/20.
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