La retrocessione in Serie B porta con sé degli inevitabili cambiamenti: dopo Felice Colombo tocca a Gaetano Morazzoni prendere in mano il timone della società. La squadra è sempre allenata da Massimo Giacomini. Il nome forte nel mercato in entrata è Mauro Tassotti, mentre dalle giovanili vengono promossi Alberico Evani e Andrea Icardi. Il cammino in campionato è di vertice: dall'inizio alla fine, dall'esordio vincente contro il Bari (1-0, gol di De Vecchi) al successo contro il Monza (1-0, rete di Novellino) che vale la promozione. Una stagione al comando ma non facile: gare sporche, avversari scomodi. Il Diavolo esce dalla lotta da primo in classifica (50 punti), davanti a Cesena e Genoa, e con il miglior attacco. Lo sviluppo delle vicende extra-campo porta Giacomini a dare le dimissioni prima della trasferta finale di Pescara, nella quale in panchina siede Italo Galbiati. Quarto posto, invece, nel girone di Coppa Italia, alle spalle di Avellino, Palermo e Inter. In estate Silvio Berlusconi fa la prima apparizione nel mondo del calcio, confessando la sua fede milanista e organizzando il primo Mundialito. Nel torneo, contro il Feyenoord, esordio con la formazione rossonera per la stella olandese Johan Cruijff.