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04 settembre 2025

ODOGU: "LAVORERÒ DURO PER IMPARARE E MIGLIORARE"

Il giovane difensore tedesco si è presentato alla stampa a Casa Milan

Giovane ma dal grande avvenire, e pronto a calarsi in una nuova realtà come quella del calcio italiano. David Odogu è stato - in ordine di tempo - l'ultima aggiunta dell'estate rossonera e nel pomeriggio ha incontrato i giornalisti a Casa Milan per la sua conferenza stampa di presentazione. Ecco un estratto delle sue parole, trasmesse come di consueto su Milan TV e AC Milan Official App.

LA GIOVANE ETÀ E L'IMPATTO CON IL MILAN
"L'accoglienza è stata molto calorosa, le prime giornate sono state eccellenti. Arrivo qui con la volontà di essere umile e di lavorare duro per imparare e migliorare. Sono giovane e lo so, ma sono qui per dimostrare di poter arrivare a giocare in poco tempo. Non ho tanta esperienza ma conosco le mie qualità e so che posso competere ad alto livello, a Milanello c'è tutto ciò che serve per farmi essere pronto presto".

LE CARATTERISTICHE TECNICHE
"Sono un difensore centrale a cui piace vincere duelli, difendere la porta e dirigere la difesa. Cerco sempre di essere aggressivo, fisico, con la mentalità di chi vuole vincere ogni singola partita". 

LA CHIAMATA ROSSONERA
"Per me è stata una sorpresa, il giorno prima ho avuto una chiamata con il mio agente che mi ha parlato di questa possibilità. Ma oltre che sorpreso sono molto felice e grato che il Club creda in me. Qui è tutto così grande e professionale, ora so cosa significa essere in un club super organizzato come questo. Tutti mi stanno aiutando e si prendono cura di me". 

LE RICHIESTE DI MISTER ALLEGRI
"Sono onorato di poter lavorare con lui e sarò pronto per qualsiasi compito mi chiederà. So che è molto bravo nel lavorare con la difesa, non mi interessa che si giochi a tre o a quattro, sono solo pronto a imparare dal Mister e dal suo staff". 

I RICORDI SUL MILAN
"Le prima cose che mi vengono in mente sono Paolo Maldini e altre leggende come Baresi, Nesta, Gullit. Ma anche lo stadio di San Siro. E Kevin Prince Boateng, che è nato a Berlino come me. Ed è anche una simpatica coincidenza che io sia nato nel 2006 a Berlino, proprio nell'anno e nella città in cui l'Italia ha vinto la Coppa del Mondo". 

LA VITTORIA DEL MONDIALE UNDER 17
"Un'esperienza bellissima che mi ha dato molta fiducia e mi ha permesso di confrontarmi con grandi calciatori. Ora devo dimostrare di essere del livello degli altri giocatori che si sono affermati dopo quel torneo, penso a Cubarsí, Echeverri, Estêvão e altri". 

LE ASPETTATIVE
"Le aspettative mi motivano, in un grande club sai di dover convivere con la pressione e questo mi inorgoglisce. Lascerò che le prestazioni parlino per me, lavorerò duro per questo". 


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